Nel mio cuore nessuna croce manca



Di  Barile (Potenza) nato il 30 gennaio 1918*, impiccato dai tedeschi ad Epidauro (Peloponneso) il 23 gennaio 1944.


Il padre Giovanni, di Barile (PZ) era un bravo geometra trasferitosi presso l’Ufficio del Catasto ad Avellino con sua moglie Margherita Ginnasi. Interrotti, nell'ottobre del 1939, gli studi di Giurisprudenza all'Università di Bari, il giovane era stato ammesso al Corso allievi ufficiali dell'Accademia della Guardia di Finanza. Ne era uscito nel settembre del 1941 con la nomina a sottotenente, destinato al V Battaglione della GdF mobilitato in Grecia e nel Peloponneso. Il 1° settembre 1943, pochi giorni prima dell'armistizio, Corrubbia era stato promosso tenente e l'8 settembre 1943 non esitò a passare con i partigiani greci che combattevano contro i tedeschi. Impegnato, con altri militari italiani, nel Battaglione partigiano greco "Elios" – operante a Kalavrita e che sul finire di dicembre si spostò nella zona di Arafarà –Abele. Il 19 gennaio 1944 il tenente Corrubia finì per essere catturato dai tedeschi. Dopo quattro giorni di duri interrogatori, durante i quali l'ufficiale della GdF rifiutò di fornire notizie utili per la cattura degli altri partigiani della formazione, Corrubia fu impiccato sulla piazza di (Eghion) Epidauro. La motivazione della massima ricompensa al valor militare concessa alla sua memoria dice: "Aiutante maggiore di battaglione dislocato nel Peloponneso, riusciva a sottrarsi all'atto dell'armistizio alla cattura da parte delle truppe tedesche e si aggregava a banda partigiana greca, seguendone la rischiosa attività. Catturato in seguito a delazione e sottoposto a sevizie, si rifiutava di fornire qualsiasi elemento che potesse giovare al nemico. Condannato a morte mediante impiccagione, affrontava la prova suprema con intrepida fierezza ed ardimentosa serenità".


La serenità con la quale affrontò il supplizio ed il suo eroico contegno tenuto durante le torture e dopo la sentenza di morte, destarono l’ammirazione dello stesso nemico.


Nel 2004, nel sessantesimo anniversario del sacrificio dell’intrepido ufficiale della Finanza, a Lauria (PZ) la sede dell’attuale Comando Compagnia è stata intitolata a suo nome.



A lui è intitolata, inoltre, la motovedetta della Guardia di Finanza (serie III).


Fonte: Comando Generale Guardia di Finanza –Albo d’ORO /Ufficio Storico – nota n. 122700/392 del 16/04/2004.


*Dal foglio matricolare risulta nato tuttavia in un Ospedale di Avellino anche se successivamente venne registrato dal padre presso il comune di origine (Barile –Potenza)